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Vesprini e Senzacqua: la presa del porto è un atto di responsabilitá, dispiace per chi non fa l’interesse dei sangiorgesi

“Se quello che abbiamo messo in atto è il piano Senzacqua, come in tanti hanno gridato in questi due anni,  sono ancora di più orgoglioso perchè Senzacqua ha portato avanti solo l’interesse pubblico. Oggi il porto è dei sangiorgesi”. Due di lavoro tra pareri, confronti con i ministeri, demanio e riunioni tra Ancona e Roma. Due anni di dure critiche che spesso hanno sconfinato la politica con addirittura minacce. Stamane per  l’assessore al Porto e al Demanio Fabio Senzacqua e il sindaco Valerio Vesprini è arrivato il tempo di rispondere alla pioggia di critiche. Da lunedì hanno preso finalmente possesso del porto turistico dopo una lunga battaglia con l’ex concessionario Marina srl messo alla berlina per non aver pagato i canoni dal 2017. L’approdo per i prossimi 2 anni sarà in gestione alla San Giorgio Distribuzione e Servizi che ha inglobato quasi tutto il personale.

Un momento della conferenza

Il sindaco Vesprini ha parlato di “due anni di passione e di responsabilità verso chi vive il porto e chi lavora attraverso il porto. Abbiamo evitato l’interruzione del servizio a dimostrazione che il nostro operato aveva un interesse collettivo. Una svolta storica, non solo un cambio di gestione, un vero e proprio cambio di rotta. Un passaggio che segna una svolta non solo amministrativa, ma anche culturale e strategica”.

“Come assessore con deleghe al demanio, al porto e al patrimonio – ha sotolineato Fabio Senzacqua -, voglio esprimere con chiarezza la mia visione politica e amministrativa: sono convinto, politicamente e ideologicamente, che quando si ha l’opportunità, anche se temporanea, come in questo caso, i beni pubblici debbano essere gestiti rimanendo in ambito pubblico e non essere affidati a soggetti privati che fanno i propri interessi. Il pubblico reinveste in servizi per la collettività.

Il porto è un bene dei cittadini. Deve offrire servizi, generare valore sociale, essere parte integrante della città. Non deve diventare terreno di conquista per interessi privati. Il bene pubblico appartiene alla collettività e la sua gestione deve rispondere a criteri di trasparenza, efficienza e visione a lungo termine”.

Indice anche contro l’opposizione. “La sinistra – ha detto –  spesso si riempie la bocca di questi concetti, salvo poi smentirli nei fatti. Da chi oggi siede all’opposizione ci saremmo aspettati maggiore coerenza. Invece, abbiamo assistito, non si capisce se per mancanza di interesse o di responsabilità, a posizioni opposte a questa visione, schierandosi a favore di interessi privati.

Il lavoro portato avanti in questi due anni non è stato semplice. Ho ricevuto pressioni, allusioni, perfino minacce, dirette e indirette. Si è cercato di gettare discredito sul mio operato con frasi come “il porto se lo vuole prendere Senzacqua” o “Senzacqua ha già accordi con dei privati”. Tutte falsità, tutte smentite dai fatti.

Nonostante tutto, sono stato sempre sereno e in pace con la mia coscienza, consapevole di agire nel modo giusto, lontano da qualsiasi interesse personale o da quelli dei privati. L’unico faro che mi ha sempre guidato è stato quello dell’interesse pubblico.

Oggi parla la realtà. Oggi parlano le scelte amministrative: chiare, trasparenti, improntate all’interesse collettivo. Non ci sono personalismi né secondi fini, solo l’obiettivo di rilanciare il porto, restituirgli dignità, renderlo centrale nella vita della città, restituirlo ai cittadini, ai lavoratori, ai diportisti, alle associazioni che lo vivono ogni giorno.

La nostra visione è quella di un porto finalmente integrato nel tessuto urbano, vissuto e condiviso. Per troppi anni si è parlato di porto senza far nulla. Intanto il porto si insabbiava e si spegneva. E la politica restava fuori dai cancelli, senza neppure metterci piede.

Dal primo giorno della nostra amministrazione ci siamo occupati del porto con dedizione e serietà. Con progetti concreti, con impegno quotidiano, con ricerca costante di fondi. Abbiamo intercettato finanziamenti pubblici, come i più di 7 milioni di euro ottenuti tramite i fondi di rotazione.

Ora siamo davanti a un cambiamento che può segnare davvero il futuro del nostro porto e quindi di tutta Porto San Giorgio. È una sfida, ma anche un’opportunità storica”.

Infine i ringraziamenti “prima di tutto al Sindaco per il sostegno e la fiducia a tutta la Giunta e i Consiglieri di Maggioranza per il lavoro di squadra e la condivisione del percorso.

Un grazie agli uffici comunali, per la loro professionalità, all’assistenza legale per il supporto tecnico e puntuale e, infine, alla SGDS che ha accettato questa importante responsabilità con spirito di servizio.

Grazie anche ai dipendenti del porto, ai diportisti, agli operatori commerciali, a tutte le associazioni e realtà che rendono il porto un luogo vivo. È anche grazie a loro se possiamo guardare al futuro con fiducia”.

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