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Reti piene di mucillagine e motori in avaria, i pescatori: siamo in ginocchio

Se a terra la situazione mucillagine non è allarmante per i bagnanti, al largo dell’Adriatico la densità è così alta da mettere in ginocchio  tutto il comparto pesca.  Negli ultimi giorni sono tanti gli armatori sangiorgesi e non solo che lamentano rottura di motori e reti perché la mucillagine entra dappertutto, oltre al mancato incasso perché il pescato è di pessima qualità.

Le reti dopo ore di strascico

“Ecco una rete dopo un’ora di strascico – mostra la foto un armatore sangiorgese  – come si fa a tirare fuori il pesce? A tutto ciò va aggiunto il lavoro per liberare l’elica, le pompe per captare acqua e il motore. Le rotture tecniche in questi giorni non si contano, ci sono diversi motopesca che sono stati rimorchiati per tornare a terra. A tutto questo va aggiunto il mancato guadagno perchè il pescato è pochissimo”.

La situazione della piccola pesca non è da meno con nasse e reti da posta che sono un ammasso di mucillagine.

Garden

“Siamo in ginocchio – lamentano gli armatori – come comparto abbiamo avanzato al Ministero la richiesta per poter anticipare il fermo pesca (da Porto San Giorgio in giù comincia il 15 agosto, mentre a nord ultima pescata il 31 luglio) perchè é inutile andare in mare, si fanno solo danni”.

Visti i modelli meteo che indicano un quadro stabile fino al termine del mese, il fermo anticipato appare la scelta meno dannosa.