I carabinieri di Fermo, dopo numerosi interventi e indagini per reati predatori, in particolare rapine, commesse già dall’inizio dell’anno sulla pubblica via e presso esercizi commerciali, hanno ottenuto una misura restrittiva arrestando un noto pluripregiudicato marocchino di 19 anni, domiciliato a Porto San Giorgio. La lunga lista di reati commessi dal giovane inizia nel mese di gennaio, quando fu arrestato in flagranza per violenza e resistenza a pubblico ufficiale. La sera del 10 gennaio, infatti, su richiesta della Centrale Operativa, i militari di Porto San Giorgio intervennero nel centro cittadino dove erano stati segnalati giovani extracomunitari che arrecavano disturbo ai cittadini e compivano atti vandalici. Giunti sul posto, insieme ai militari della Stazione carabinieri di Monte Urano, rintracciarono il giovane segnalato che, per evitare il controllo e l’identificazione, aveva opposto resistenza aggredendo fisicamente i Carabinieri, provocando lesioni a un militare e spintonandone un altro fino a farlo cadere a terra prima di essere immobilizzato e condotto nelle camere di sicurezza della caserma. Dopo l’udienza per direttissima, al giovane fu imposta la misura dell’obbligo di presentazione quotidiana alla polizia giudiziaria – ai Carabinieri di Fermo.
Pochi giorni dopo, sempre a gennaio, i militari della Stazione di Porto San Giorgio, dopo un’accurata attività investigativa, identificarono e denunciarono il giovane marocchino per rapina, in concorso con un altro 20enne tunisino, avvenuta il 4 gennaio ai danni di un fattorino del circuito “Just Eat” mentre stava effettuando una consegna sul lungomare di Porto San Giorgio. Il 12 febbraio, sempre a Porto San Giorgio, i militari della locale Stazione Carabinieri, a conclusione delle indagini avviate a seguito di una denuncia formalizzata da una residente per conto del figlio minore, denunciarono il giovane marocchino per furto con strappo: lo stesso era stato identificato come l’autore del furto di un marsupio contenente uno smartphone e 50 euro ai danni di un minore la notte di Capodanno 2024, nei pressi del lungomare Gramsci.
Il 14 febbraio, ancora a Porto San Giorgio, i militari della Stazione Carabinieri, dopo serratissime indagini avviate a seguito di una denuncia formalizzata dal responsabile del supermercato “Eccomi”, denunciarono nuovamente il giovane per rapina impropria in concorso: lui e un altro giovane italiano di 20 anni, anch’esso pluripregiudicato, erano stati identificati come i responsabili di una rapina ai danni dell’esercizio commerciale avvenuta il 12 gennaio, quando, al fine di rubare bottiglie di superalcolici, spintonarono una cassiera che aveva tentato invano di bloccarli. Il 17 febbraio, i Carabinieri denunciarono nuovamente il giovane per un’altra rapina impropria commessa il 5 gennaio ai danni del supermercato “Conad”, dove aveva spintonato un cassiere che lo aveva scoperto, provocandogli un trauma contusivo al ginocchio. Ancora a febbraio, il ragazzo fu segnalato all’Autorità giudiziaria per l’aggravamento della misura irrogatagli, poiché fu sorpreso in violazione della misura cautelare dell’obbligo di soggiorno nel comune di Fermo, mentre si trovava in compagnia di altri connazionali intenti a consumare stupefacenti. Il 29 maggio poi, i Carabinieri di Porto San Giorgio, intervenuti su segnalazione pervenuta al numero d’emergenza 112, che indicava un’aggressione ai danni di due giovani pakistani, identificarono e denunciarono nuovamente lo straniero per rapina in concorso con un 20enne tunisino, senza fissa dimora e pregiudicato. I due avevano avvicinato i ragazzi pakistani nei pressi della Stazione Ferroviaria di Porto San Giorgio, e tentarono la fuga dopo aver sottratto i loro smartphone, aggredendoli anche con spray urticante e finanche minacciandoli con un coltello. Gli aggressori, rintracciati poco dopo, furono trovati in possesso di spray al peperoncino e un coltello. Nel mese di maggio, sempre a Porto San Giorgio, i Carabinieri arrestarono il noto 19enne magrebino, in flagranza per rapina aggravata in concorso con altri due individui ancora ignoti, ricettazione, e porto di strumenti atti a offendere. Dopo aver accerchiato due minori in spiaggia, minacciandoli con un coltello, sottrassero una collana d’oro del valore di circa duemila euro e 50 euro, ma furono rintracciati poco dopo con ancora parte della refurtiva: in tale contesto il magrebino venne trovato anche in possesso di una cesoia a punta acuminata nonché di una fotocamera digitale Samsung che fu appurato essere stata sottratta, poco prima a un giovane residente. Pochi giorni dopo tali ultimi fatti, il ragazzo fu nuovamente arrestato dalla Polizia di Fermo per furto aggravato in abitazione e perciò gli fu imposta la misura cautelare dell’obbligo di dimora a Porto San Giorgio e la permanenza domiciliare in determinate fasce orarie. Infine, a inizio giugno, l’immigrato è stato tratto in arresto dai militari di Porto San Giorgio in esecuzione dell’ordinanza emessa dal Gip del Tribunale di Fermo, come aggravamento della misura cautelare dell’obbligo di dimora con quella più afflittiva della custodia cautelare in carcere, a causa della sua evidente pericolosità sociale e di tutte le ripetute violazioni alle prescrizioni impostegli. Tutti questi interventi e indagini positivamente condotte hanno consentito di assicurare alla giustizia e trasferire in carcere un soggetto certamente pericoloso, confermando ancora una volta l’importante azione di prevenzione e contrasto alla criminalità, condotta con efficacia dall’Arma dei Carabinieri.