Il 14 gennaio é arrivato. Domani davanti alla sezione amministrativa del Consiglio di Stato andrà in atto l’ultimo atto della querelle tra Comune e Marina srl per la concessione del porto. Oltre un anno e mezzo di battaglie legali dopo l’atto di revoca del maggio del 2023 da parte dell’ente pubblico per il mancato pagamento dei canoni demaniali dal 2017 al 2022. 970 mila euro per l’esattezza e l’assenza dal 2017 di un titolo di garanzia così come richiesto dal Demanio.
Il decreto a firma del Segretario Generale ha portato il Marina srl ad intraprendere una serie di ricorsi alla giustizia. Prima al Tribunale di Fermo (dove i giudici hanno riconosciuto la legittimità dell’atto), poi al Tar dove il concessionario, nella procedura d’urgenza, ha ottenuto la sospensiva previo rilascio di una polizza fidejussoria a garanzia dell’intero debito. A rilasciare il titolo di garanzia una compagnia assicurativa bulgara che, poco prima di Natale, si è costituita contro il ricorso al Tar sempre del Marina srl per bloccare l’incasso della polizza che il Comune ha messo in atto ad agosto. La Euroins ha detto no al pagamento risarcitorio perché è venuta meno la garanzia del contraente.
Nell’udienza di merito del Tribunale Amministrativo Regionale dell’agosto scorso è arrivata la conferma della bontá della revoca della concessione con l’intimazione al Marina srl di pagare per evitare l’incasso della polizza.
Sessanta giorni ed ecco un altro appello stavolta al Consiglio di Stato che, nella sospensiva d’urgenza, ha ritenuto opportuno accorpare la discussione comprimendo i tempi del giudizio e fissando la discussione al 14 gennaio 2025. Domani l’ultimo confronto tra i legali che discuteranno le memorie, poi la sentenza che dovrebbe arrivare nell’arco di 15 giorni.