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Porto, delegazione comunale ancora respinta: non ha titolo per chiedere docunenti

Anche il secondo atto che dovrebbe portare al passaggio di consegne tra Conune  e Marina srl va a vuoto. “Non avete titolo per chiedere documenti privati”, così il Presidente Renato Marconi ha replicato al Segretario Comunale Maria Stella che ha avanzato ufficialmente la richiesta di acquisire atti contabili come contratti con i diportisti, bollette, polizze  assicurative e contratti dei dipendenti.

L’appuntamento era per le ore 10 negli uffici dell’approdo. Ad attendete la delegazione comunale composta dalla Segretaria Generale, impiegata del Demanio, geometra dell’ufficio tecnico e Agenti della Polizia Locale (Sindaco e assessore al porto assenti rispetto al primo incontro), c’era la proprietà del Marina  Paola Renzi e Renato Marco, il neo liquidatore della società dottor Ciattaglia e l’avvocato Ciarrocchi. A presenziare anche la stampa con la famosa giornalista di inchieste Sandra Amurri.

Un incontro che ha subito mostrato i toni tesi tanto che nessuno degli attori ha voluto sedersi al tavolo dove invece ha trovato posto gli smartphone come registratori. Il neo liquidatore del Marina srl, dopo aver precisato il suo ruolo ancora in attesa di registrazione presso la Camera di Commercio, ha dichiarato che solo la proprietà è titolata a gestire ogni documento.

“La Capitaneria di Porto è l’unico organo titolato a procedere per l’incameramento – ha spiegato Renato Marconi  -. I beni amovibili sono proprietà dell’ex concessionario per cui l’ex concessionario, cioè noi la società che sarà rappresentata dal liquidatore, deve garantire che questi beni vengano in qualche maniera remunerati, affittati o demoliti.

Ricordo che il porto è un servizio pubblico di interesse non generale: l’uscente da continuità fino al prossimo concessionario. Queste sono le possibilità concesse dalla  legge (art.49 codice della navigazione): dalla norma è del tutto evidente che il Marina proprio per preservare i propri beni e il proprio patrimonio non potrà fare altro. Se arriva qualcuno e dice Io sono il padrone come ho letto sui giornali per bocca degli amministratori locali è  un abuso. La Capitaneria di Porto di San Benedetto e il Provveditorato in una call a cui era presente anche l’assessore al porto Senzacqua sono stati chiari. Solo loro possono istituire la commissione”.

Riunione sciolta e tutti a casa. Visto l’iter e la contrapposizione tra le parti il termine del 25 maggio per l’uscita del Marina srl sarà dura che venga rispettato.

Ecco la nota stampa del Marina srl

In data odierna e con circa un’ora di ritardo si sono nuovamente presentati negli uffici della Marina alcuni rappresentanti del Comune e segnatamente la Segretaria Generale e delegata a tre servizi amministrativi Dott.ssa Maria Stella con l’ausilio della Dott.ssa Margione e del Geom. Mandolesi accompagnati da due vigili urbani.

La riunione era stata concordata con il liquidatore e gli altri Amministratori della Società in un precedente accesso del venerdì 14 nel corso della quale la Dott.ssa Stella aveva chiesto i documenti al personale della Società come se fosse un ufficiale di Polizia Giudiziaria.

La Dott.ssa Maria Stella, in stato di evidente agitazione nervosa, chiedeva la registrazione della riunione.

Successivamente chiedeva documentazione della Società coperta da riservatezza e senza alcun titolo.

A questo punto l’Ing. Marconi, già Presidente della Società , puntualizzava come il Comune, non rappresentando alcuno in relazione alle pratiche di incameramento prescritte per legge, non poteva avere accesso ai documenti della Società.

L’Ing. Marconi coglieva l’occasione per ricordare alla Dott.ssa Maria Stella ed alla Dott.ssa Margione quanto stabilito nel corso della riunione di ottobre presso gli uffici della Capitaneria di Porto di San Benedetto del Tronto. In quel frangente infatti la Comandante del Porto ha precisamente e con dovizia di elementi ricordato le modalità di incameramento dei beni demaniali. Tale procedura deve essere avviata dall’Autorità Marittima con la costituzione di una Commissione formata dalla Capitaneria stessa, dall’Agenzia del Demanio, dal Provveditorato alle Opere Pubbliche di Ancona, dal Comune e dal Concessionario uscente.

La Commissione ha il compito di ritornare allo Stato i beni inamovibili realizzati dal Concessionario distinguendoli da quelli amovibili di proprietà dello stesso.

I beni di proprietà del Concessionario possono essere utilizzati dal nuovo Concessionario/Gestore solo se:

– affittati dal Concessionario preesistente

– venduti dal Concessionario preesistente

Diversamente il Concessionario deve asportarli a propria cura e spese.

Rimane facoltà dell’Amministrazione competente, per evitare la sospensione del servizio pubblico, far proseguire la gestione al precedente gestore fino alla risoluzione del problema in uno dei tre sensi elencati.

Tale procedura di incameramento è solitamente piuttosto complessa e può durare alcuni anni.

Dopo questa dettagliata spiegazione la D.ssa Stella, battibeccando con alcuni dei presenti tra cui giornalisti e legali, dichiarava di essere la proprietaria del Porto e poi di rappresentare l’Agenzia del Demanio, ambedue affermazioni illegittime, e si allontanava insieme agli altri funzionari del Comune.