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Porto: c’è chi vende e chi se ne va, preoccupazione e incertezza tra diportisti e operatori

Sono passati tre giorni dall’ufficializzazione del decreto di decadenza del Marina srl da concessionario del porto turistico e siamo andati nella struttura per ascoltare gli umori di chi vive e opera nell’approdo. La parola più ricorrente è preoccupazione perche si andrà incontro ad un periodo di incertezza con la bella stagione alle porte.

Pizzeria Farina

“Sarà in grado un ente pubblico o una società partecipata di affrontare una gestione che necessita padronanza della materia? – si chiedono i diportisti -. E poi: speriamo venga nominato un direttore con esperienza”. Lo sguardo di chi ogni giorno da anni ed anni vive il porto va anche agli ormeggiatori: “speriamo ci sia continuità, che gli attuali lavoratori vengono confermati”.

La zona dei servizi

L’approdo sangiorgese che conta 12 pontili per un totale di quasi 800 posti barca, oggi ne ha occupati poco meno di un terzo. È inverno e in molti hanno messo a terra l’imbarcazione per manutenzione ma è altresì vero che in tanti si sono spostati in altri porti come Civitanova Marche o San Benedetto del Tronto perché preoccupati dalla situazione della società Marina srl.  Girando tra le banchine c’è anche chi ha messo in vendita il posto barca: quale sarà il futuro di chi è proprietario dell’ormeggio?

Posti barca in vendita

“Fino a prima del COVID anche in inverno c’erano oltre 400 ormeggi occupati – racconta chi vive  la struttura – poi è iniziata la fuga per insabbiamento e aumento dei canoni con servizi che sono sempre gli stessi”. La banchina grandi yatch ha diversi ormeggi vuoti. C’è chi se n’è andato ma c’è anche chi è arrivato dal Lazio: “è una struttura baricentrica, ben servita e si sta bene”.

Giornate nel segno della continuità per i gruppi vela di Liberi nel venti e Lega Navale, mentre la parola incertezza è sulla bocca di chi opera nella cantieristica e servizi compreso bar e ristorante. “Ora che il Marina srl dovrà abbandonare che fine faremo? Dovremo lasciare? Oppure sarà data continuità in attesa del nuovo bando?”. Interrogativi a cui gli imprenditori vorrebbe trovare risposte perché ci sono in gioco posti di lavoro. Tutti sperano di trovare risposte in tempi brevi ma come ha detto il Segretario Generale del Comune le procedure avranno bisogno di tempi lunghi. Senza pensare ad ulteriori ricorsi del concessionario sull’inventario che dovrà essere fatto a più mani con Agenzia del Demanio e Ministero delle Infrastrutture.