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Pagelle di fine anno per l’amministrazione Vesprini e l’opposizione: ecco i voti

di Stefano Marilungo

Fine 2023, tempo di bilanci e anche giudizi per chi svolge un ruolo amministrativo a Porto San Giorgio, sia esso di governo che di opposizione. Ne promossi e bocciati (siamo solo a metá mandato) perché quello spetta solo al popolo elettore. Solo voti sull’operato del 2024 che tirando le somme arrivano ad una sufficenza stiracchiata.

Il Consiglio comunale

La maggioranza (voti 5) si vede ma non si sente

Sono (quasi) tutti in prima linea quando c’è una uscita pubblica, c’è chi fa i valletti in Comune ma nel tessuto cittadino dei consiglieri non si sente presenza. Di tanto in tanto volano veline su temi di quartiere o per rispondere alla minoranza ma proposte, onestamente, non si leggono.  Abulica

La minoranza (voti 5) si sente ma non si vede

Amministratori, gruppo consiliare di minoranza e ora gruppo PD: gira e rigira sono sempre gli stessi da 12 anni a questa parte.  Conoscono così bene le dinamiche amministrative limitando l’attività ad interrogazioni e accessi agli atti. Dissociati con la città.

I partiti (voti 4) ad personam

Ci sono, non vanno tra il popolo (chiedono solo le tessere) e operano solo a comando del Consigliere regionale rappresentante (tranne il PD che è ancora alla ricerca del PD). Il 2025 sarà l’anno che porta alle regionali e resteranno ancora ad uso e consumo dei candidati. Il sindaco Vesprini può stare un altro anno tranquillo: sarà ancora il civico di Fdi, FI, Lega e Noi Moderati. Così è se vi pare.

Valerio Vesprini

Valerio Vesprini (voti 6+) biadesivo

Tiene la presa con civici e partiti, coordina la sua squadra ma si sta scollando da quella realtà che l’ha messo sulla poltrona di sindaco. Per carità lavora da mattina a sera portando a casa variante Branella e….le future nuove piazze (Mentana-Gaslini), senza dimenticare l’inaugurazione del nuovo ponte sull’Ete, istruisce la maggioranza, partecipa ad ogni evento, ringrazia chi si adopera ma “si può” e partecipazione non fanno più parte del suo manuale.  T(r)oppe deleghe

Fabio Senzacqua (voti 8) il tutto

È l’anima, il cuore, il metronomo, il sindaco operaio,  il vice sindaco, l’assessore e il politico capace di saper bussare negli uffici anconetani e romani che contano. I fondi che ha portato lui nelle casse comunali in due anni e mezzo non l’ha portati nessuno (2,5 milioni per il palas e 7 milioni per il porto)  ma il turbinio quotidiano gli fa perdere di vista i particolari. Ad esempio i lavori del nuovo lungomare sud: fare senza attenzione ai particolari che fanno la differenza. Compasso spuntato

Giampiero Marcattili

Giampiero Marcattili (voto 7 turismo e voto 5 commercio)  trottolino

Passerà alla storia come assessore ai concerti e l’assessore che ha portato la kermesse miss Italia. Caparbio, grande spirito di abnegazione nell’organizzare e gestire gli eventi ma poco politico nel dare un senso agli effetti del suo operato. Nel commercio che vive una crisi storica non riesce a piazzare una strategia di sostegno e marketing.

Alessandra Petracci

Alessandra Petracci (voto 6-) senza impronta

Non è facile fare l’assessore al bilancio di questi tempi, così come và dato atto che è l’unica delega dove i tecnici incidono molto di più della politica. Però dall’assessore al bilancio i cittadini vorrebbero risposte per le esigenze. Forza

Carlotta Lanciotti

Carlotta Lanciotti (voto 6,5 cultura e 5 servizi sociali) 

Aiuti e interventi sono compiti degli uffici e degli assistenti sociali ma nelle politiche l’assessore deve far sentire la mano. Dormitorio, centro sociale in centro ed educativa di strada sono progetti ancora senza risposte. Nella cultura per tutti invece è riuscita a trovare consensi di pubblico in tutte le stagioni.  Coraggio gli ultimi non possono attendere

Marco Tombolini

Marco Tombolini (voto 6) partecipativo

È stato un 2024 di formazione, ha svolto i compiti senza incidere (la viabilità sul lungomare nord ne è testimonianza), ha condiviso col sindaco ogni azione in tema di sicurezza e ha portato avanti scelte ereditate (isola pedonale in centro). Più a suo agio in materia istruzione mentre  “Un mare di libri” l’evento che lo ha caratterizzato. Atteso da una verifica nel 2025