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Onda Sangiorgese: sul porto fatti gli interessi della collettivitá

“Le azioni portate avanti dall’Amministrazione comunale riguardo la concessione portuale sono prese per garantire la massima tutela dell’interesse pubblico e al fine di prevenire danni erariali”.

È quanto scrive in una nota Onda Sangiorgese, il gruppo civico capitanato dal Presidente del Consiglio Fabio Bragagnolo che “riconosce l’efficacia dell’operato, portato avanti con dedizione e scrupolo negli ultimi due anni”.

“In favore di ciò – scrive – è arrivata lo scorso mese di luglio anche la pronuncia del Tar Marche che, in merito al ricorso presentato dal Marina di Porto San Giorgio contro il provvedimento di revoca della concessione demaniale disposto nel 2023 dal Comune, ha confermato la bontà dell’operato di quest’ultimo a differenza di quanto asserito dal Marina nelle proprie dichiarazioni.

L’ultima decisione presa e resa nota, l’incasso di parte della polizza fideiussoria per circa 635 mila euro, rappresenta un atto dovuto, a tutela del credito dello Stato e del Comune, oltre che degli interessi di tutta la collettività sangiorgese.

E’ avvilente e sconcertante leggere certe affermazioni perentorie da parte dell’amministratore del Marina Renato Marconi nei confronti dell’Amministrazione comunale, la quale è impegnata a fare ciò che per 10 anni non è stato realizzato da chi l’ha preceduta.

La problematica ereditata è stata davvero pesante.

Siamo perfettamente a conoscenza degli incontri svolti in maniera preliminare durante i quali al Marina veniva chiesto, sia formalmente che informalmente, di regolarizzare i pagamenti per loro tutela e quella dell’Ente.

E’ bene ricordare che la decadenza avviene dopo la comunicazione di avvio della stessa e che a seguito di ciò al Marina è stato concesso un termine di 90 giorni per regolarizzare la propria posizione, cosa che nella realtà non è accaduta. I cittadini e il Marina devono sapere che da parte del Comune non c’è stato alcun accanimento: gli Uffici hanno eseguito atti amministrativi a tutela delle casse comunali e della città. Atti dovuti e nulla di più. Certamente il Marina poteva agire per tempo, evitando che la situazione arrivasse fino a questo punto.

Marconi mette in discussione le competenze di una futura gestione del porto da parte di chi competenze, a suo dire non ne avrebbe, ma tralascia il dato principale: il porto è della collettività e non di certo di una società di privati, un punto di riferimento per la nautica da diporto, il turismo e l’economia locale, un bene della nostra città ed una risorsa preziosa per il nostro territorio. La gestione di un’infrastruttura così importante richiede competenze specifiche e una visione strategica a lungo termine, quella che in tanti anni di gestione, sino ad oggi, pare essere mancata. L’Esecutivo Vesprini ha il nostro massimo supporto: lo invitiamo ad andare avanti operando con la stessa correttezza avuta finora. A partire dal suo insediamento, da metà 2022, l’Amministrazione comunale ha deciso di agire nell’ottica della massima trasparenza e responsabilità nella gestione del patrimonio pubblico attraverso un’ampia azione che ha incluso non solo il porto ma anche gli altri beni”.