“L’atmosfera natalizia c’è ma la corsa ai regali non è partita”. Il weekend dell’Immacolata è diventato oramai il giro di boa per gli affari di Natale e il primo bilancio dei commercianti non ha il segno positivo. È vero che la tredicesima è arrivata solo nelle tasche dei pensionati che dirottano l’extra mensilità, per lo più, su bollette e tasse, ma a preoccupare la categoria è il poco passeggio. “Siamo in un momento commerciale particolare, non c’è continuità nel lavoro – dicono ad unisono gli operatori del settore abbigliamento e accessori – . Il sabato non è più il giorno dei grandi incassi e soprattutto la gente che adocchia un capo di abbigliamento, oltre al prezzo, chiede la percentuale di sconto. Se diamo in saldo prima di Natale i profitti della collezione autunno inverno sono finiti”.
Il minor potere d’acquisto degli acquirenti trasforma il regalo del Natale 2024 in utile e lowcost per poter risparmiare denaro e passare all’agenzia di viaggio, categoria commerciale che al contrario registra un incremento d’affari a livelli prima del Covid.
Tra i regali utili e per tutte le tasche c’è l’alimentare:si spende meno ma si spende. I sangiorgesi passano e chiedono, ritornano e prenotano cesti, pacchi e spesa per i giorni di festa. Per la tavola di Natale non si tira la cinghia.
Tra le chiacchiere natalizie con la categoria non poteva mancare l’appunto su quanto proposto dall’amministrazione comunale per attirare visitatori. L’allestimento piace agli operatori ma “senza una attrattiva di richiamo e importante la città resta poco competitiva in questo periodo dell’anno”, mentre gli eventi sono definiti “decontestualizzati e troppo onerosi”. Il riferimento è al deejay set di sabato scorso che è costato 9720 euro.