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Nasce il Comitato delle mamme per una città libera e sicura

A distanza di quasi un anno da quel famoso 30 luglio 2023, non chiedo più parole ma perentoriamente, solo fatti.

Immediatamente dopo il gravissimo atto verificatosi sabato scorso a Porto San Giorgio, sono stata contattata da alcune mamme che mi hanno chiesto quali sono state le risposte ricevute a seguito delle domande poste nella mia lettera, scritta d’impeto, il giorno dopo l’accoltellamento di cui fu fatto

oggetto mio figlio in una “apparentemente” gioiosa e tranquilla serata di luglio 2023. Mio malgrado ho dovuto rispondere che quelle domande che avevo rivolto al Sindaco di Porto San Giorgio, all’allora Questore di Fermo e a tutte le Forze dell’Ordine chiamate in causa, sono rimaste

ancora senza una concreta e fattiva risposta ma i pericoli per i nostri figli non sono stati scongiurati, semmai si sono aggravati.

Alla luce delle ultime agghiaccianti rivelazioni, non siamo più disposte a far vivere i nostri figli in una città che oramai è diventata uno scenario da Far West, dove circolano armi addirittura pesanti (leggi pistola AUTOMAT|CA CALIBRO 765!!!) frutto di episodi che si verificano nientedimeno che di sera (ore 23.30) in pieno centro, non certo in orario di bivacco notturno o in periferia…

Vogliamo dire BASTA!!!

Abbiamo quindi deciso con ferma determinazione di riunirci, con l’intenzione di costituire un Comitato di Mamme che darà voce e seguito a tutto ciò che porterà a garantire la MASSIMA SICUREZZA dei nostri figli, coinvolgendo ogni organo competente (Sindaci di Porto San Giorgio, Fermo e Porto Sant’Elpidio, Prefetto e Questore), per fare in modo che l’estate e la spensieratezza della giovane età non debbano essere messi a repentaglio da persone che, è evidente, cercano di imporre regole e atteggiamenti che non appartengono alla nostra cultura e al nostro stile di vita.

Pertanto, ricollegandoci a quanto letto nei social media, in riferimento alle parole sia del sindaco Valerio Vesprini che della minoranza in Consiglio Comunale, crediamo che sia giunto il momento che chi ha il compito di garantire la sicurezza dei nostri ragazzi se ne faccia carico e prenda delle

decisioni adeguate, concrete ed esemplari, nell’interesse di tutti, a salvaguardia dei diritti e della gioventù di tutti quei giovani che non si identificano in queste forme di violenza.

Chiediamo questo per l’immediato, visto che la speranza, datata 30 luglio 2023, è già stata disillusa, per non ritrovarci in futuro a scrivere cose più gravi, come se quelle già accadute non bastassero…

Attendiamo fin da subito risposte rassicuranti e azioni oggettive e concrete!