L’appalto del maxi dragaggio da 650 mila euro eseguito nel mese di ottobre al porto è sotto investigazione. A volerci vedere chiaro è una società del basso Lazio operante nel settore che, dopo aver fatto l’accesso agli atti in Comune, ha presentato un esposto all’Antitrust per verificare se ci sono state violazioni del codice degli appalti.
Un intervento di escavo dell’imboccatura dell’approdo sangiorgese come mai era stato fatto, visto che sono stati asportati oltre 31 mila metri cubi di sabbia, poi utilizzata per il ripascimento del litorale sud. Navigabilità ristabilita per pescherecci e grossi natanti, visto che ora la profondità di accesso è quasi a 4 metri.
Ad eseguire l’opera una impresa di Servigliano che ha vinto il bando di gara con un ribasso del 2,12%, rispetto ad altre due imprese che, secondo quanto trapela, non avrebbero presentato sconto. Un quadro che è finito sotto la lente di una societá concorrente che, dopo aver acquisito in Comune il fascicolo della gara, ha chiesto l’intervento dell’Antitrust per verificare se c’è stato cartello tra imprese.