A 48 ore dalla firma del passaggio di consegne tra l’ex concessionario del porto turistico sangiorgese e il gestore temporaneo San Giorgio Distribuzione e Servizi nominato dalla maggioranza consiliare, arriva un nuovo colpo di scena. Ieri sera i soci del Marina Srl Renato Marconi, Paola Renzi e Costantino Sarnari hanno convocato una assemblea d’urgenza dove all’ordine del giorno c’era la delegittimazione dell’amministratore e liquidatore della societá Stefano Ciattaglia. Quest’ultimo non si è presentato e ha di fatto reso non efficace l’assemblea che è stata di nuovo convocata per il 30 maggio dove, come da statuto, anche in assenza del liquidatore i soci potranno deliberare.
A far venir meno la fiducia tra i soci e il liquidatore del Marina srl le linee intraprese da quest’ultimo sulla gestione dei beni amovibili della società che non li vorrebbe lasciare nelle mani del nuovo gestore. Di mezzo c’è anche la lettera recapitata giovedì sera ai diportististi nella quale, su carta intestata del Marina, si avvisava della possibilità di interruzione di forniture e sistema antincendio. Missiva, non firmata, partita dalla mail del Marina di Porto San Giorgio ma disconosciuta dal liquidatore stesso che avrebbe inoltrato il tutto alla Procura della Repubblica di Fermo.
Un rapporto, quello tra liquidatore e soci del Marina, che si è deteriorato negli ultimi giorni e che potrebbe portare addirittura alle dimissioni o altri atti per delegittimare l’operato di Ciattaglia e impedire la firma di lunedì. Il concessionario uscente avrebbe già pronto un nuovo professionista a cui affidare il ruolo di liquidatore con l’obiettivo di guadagnare tempo per poter portare via i beni amovibili, alcuni dei quali sarebbero già stati attenzionati da societá terze. Un weekend caldo dunque sul fronte porto turistico in attesa della firma di lunedì che potrebbe portare stabilità tra i diportisti. La battaglia legale, invece, avrà sicuramente appendici.
