Invasione di proprietà altrui, esattamente di porzione di concessione. Con questo capo d’accusa sono stati notificati dall’Autorità Giudiziaria tre avvisi di indagine per i lavori del nuovo lungomare sud. Ad essere raggiunti dal provvedimento il dirigente del settore tecnico comunale, il responsabile unico del progetto e il direttore dei lavori. A far scattare l’accertamento la titolare di una concessione interessata dalla seconda trance di lavori partiti ad ottobre. Secondo la querelante l’opera pubblica avrebbe invaso una porzione della concessione, i famosi 3 metri di tolleranza che secondo il piano di spiaggia i concessionari avrebbero dovuto restituire e che non tutti hanno fatto, violando l’articolo 633 del Codice Penale.
L’indagine, dopo aver sentito le parti e periziato quanto prevede il piano di spiaggia vigente, dovrà accertare se i lavori sono stati eseguito rispettando i confini così come avvenuto nella prima parte tra il muraglione del porto e via Doninzetti.
L’opera di restayling sta procedendo in maniera spedita, tanto che si è giá alla fase della pavimentazione. Prima però servirà dare una risposta al dubbio sollevato nell’esposto dal titolare dello chalet. Unico pericolo, se dovesse scattare il sequestro del cantiere, sarebbe il fine lavori prima dell’avvio della stagione balneare o addirittura il mancato rispetto dei termini per la rendicontazione previsti dal bando Pnrr che metterebbe a rischio i 4 milioni di euro.