“Il Partito Democratico vive poco la realtá: il futuro del porto è già cominciato con il progetto finanziato dalla Regione per 7.5 milioni finalizzato a riqualificare una struttura invecchiata dalle correnti marine”. È un fiume in piena Dario Laurenzi,uomo di Porto San Giorgio Al Centro nel governo Vesprini e un passato proprio nei Dem. In mano il giornale con la foto della conferenza stampa di ieri sul tema porto.

“Vedendo l’immagine di gruppo trovo due sindaci (Brignocchi e Loira) che negli ultimi 20 anni di storia amministrativa hanno governato per 15 – attacca Laurenzi -. Hanno visto passare più gestioni dell’approdo, hanno dimenticato di riscuotere i canoni demaniali e oggi vengono a chiedere di discutere del porto solo perchè hanno fatto il Prg portuale? Perchè declinano e non fanno menzione del recente passato? Ero presente quando Brignocchi, profeta inascoltato, metteva sul tavolo i rischi della mancata riscossione dei canoni: tutti zitti, oggi quel passato è storia che questa amministrazione ha ereditato e responsabilmente sta affrontando”.
Un Dario Laurenzi che è un fiume in piena contro i suoi ex amici di partito.
“Oggi dopo 6 anni – dice – vogliono rifarsi la verginità sul tema canoni demaniali non riscossi dal 2017 al 2022 sottolineando che sono d’accordo sulla linea legale di Vesprini & co. La grana l’hanno creata loro e non possono non assumersi le responsabilità. Tirano sempre in ballo il Prg portuale da loro varato in extremis: chi investe se l’infrastruttura è in se decadente?”.
Per Laurenzi il futuro è nel progetto finanziato dalla Regione e presentato in primavera al teatro: “50 anni di erosione hanno messo in crisi la stabilità del braccio sud. Poi c’è l’insabbiamento freno ai grandi yatch e quindi al giro d’affari per il concessionario. Senza il progetto di risanamento che l’amministrazione Vesprini sta portando avanti con la Regione per invertire l’imboccatura e costruire il molo foraneo che ne sarebbe dell’approdo? Chi verrebbe ad investire in una infrastruttura obsoleta e piena di problematiche? Ciamarra e i suoi soci non sono stati dei semplici benefattori…”. Per tradurre il porto in volano della città c’è bisogno di parlare anche di viabilità: “argomento vitale per l’ infrastruttura è la terza corsia A14 perché altrimenti l’asse Porto Sant’Elpidio Campiglione e la mare-monti taglierebbe fuori la zona sud”.
Infine il capitolo bando e gestione, argomenti ripetitivi nelle parole “di un PD senza visione”.
“L’attuale gestore oggi cosa fa? – puntualizza Laurenzi -. Ordinaria manutenzione, ormeggi e cura i servizi. Perché questo ruolo transitorio in attesa del bando non potrebbe essere svolto dalla partecipata Sgds mantenendo l’organico dei lavoratori? Un bilancio da un milione di euro é nelle corde della Sgds che, come ha più volte ribadito l’ex fiduciaria del PD Caliandro, ha bisogno di fare impresa. Quanto al bando sollecitato da Brignocchi & Pd – chiude il rappresentante di Porto San Giorgio Al Centro – non ha un presente. C’è ancora il round del Consiglio di Stato e un concessionario che potrebbe restare al comando dell’approdo fino al 2032. Il PD di questi tempi é fuori orbita: chiede di essere protagonista del futuro, pur non avendo mandato dagli elettori, senza realizzare il presente e soprattutto senza fare ammenda degli errori del recebte passato lasciati in ereditá”.