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La giunta sceglie l’in house providing per la gestione del porto turistico, ecco il perché

Gestione diretta, gestione per mezzo della società partecipata dall’ente o mediante soggetti esterni? La giunta comunale ha scelto: dal 25 maggio il porto turistico, in attesa del nuovo bando, sarà affidato alla San Giorgio Distribuzione e Servizi. mediante “il sistema  “in house providing” ovvero di servirsi di un soggetto giuridico soltanto formalmente distinto da sé ma nella sostanza costituente, in presenza della partecipazione pubblica totalitaria, una sua derivazione o longa manus. Trattandosi di gestione di un bene in area appartenente al Demanio pubblico dello Stato, qualunque soggetto ivi operante deve essere espressamente autorizzato mediante una Concessione rilasciata dall’Ente gestore del bene, nel caso di specie rappresentato dal Comune, che stabilisce le condizioni di godimento del bene ed in particolare le modalità di utilizzo, la durata e il canone concessorio”.  A motivare quest’indirizzo il Rup, nonché dirigente al Demanio e al Patrimonio, oltre che Segretario Generale del Comune Maria Stella che definisce la struttura servizio pubblico locale.

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No alla gestione diretta del Comune.E’ indubbio – scrive la dirigente – che tale soluzione garantirebbe un controllo pieno dei servizi portuali in termini di gestione delle risorse disponibili, di accessibilità e fruibilità da parte dell’utenza, di trasparenza nell’utilizzo delle risorse.  La criticità di tale modello operativo derivante dalla necessità di procedere con immediatezza al reperimento delle risorse umane e strumentali contrattualizzando personale dedicato e formato e figure specialistiche per le peculiari attività da svolgere all’interno del porto garantendo al contempo una flessibilità di azione legata alla stagionalità e alle esigenze tipiche del servizio.  La gestione potrebbe essere svolta, per competenza, solo dal Servizio demanio patrimonio, attualmente operante con una dotazione organica di sole 3 unità già totalmente impegnate, oltre che nello svolgimento del carico ordinario proprio del settore, anche in molteplici procedimenti straordinari non procrastinabili collegati al raggiungimento degli obiettivi fissati dall’Amministrazione”.

No alla gestione con società terze. “Questo modulo gestionale – si legge nella relazione del Segretario Generale – avrebbe il vantaggio di consentire all’Ente di “affrancarsi” dall’incombenza gestoria affidandola ad un soggetto esterno, con conseguente risparmio per l’Ente in termini di risorse umane e strumentali da dedicare al nuovo istituendo servizio “Porto Turistico”.

A fronte di tale evidente vantaggio tuttavia il Comune dovrebbe procedere all’individuazione del soggetto gestore attraverso una procedura comparativa che richiede la preventiva definizione degli elementi essenziali del contratto da affidare, al momento in fase di definizione”. La mancanza di risorse umane ” impedisce di fatto di procedere nell’immediato, seppure in via temporanea e d’urgenza, allo svolgimento di un confronto sul mercato per l’affidamento della gestione del porto ad un privato“.

Porto turistico alla Sgds. “La Società partecipata – scrive la titolare del servizio Demanio e Patrimonio Maria Stella – , pur essendo il braccio operativo dell’Ente, ad esso soggetta nel perimetro concettuale del controllo analogo ed operando nel rispetto di modelli procedurali pubblicistici, si configura come soggetto giuridico a se stante e dispone di strumenti operativi e finanziari distinti e separati da quelli del Socio Unico comune.

Il modello di gestione dell’in house providing, infatti da un lato consente al Comune di incidere profondamente sull’azione societaria grazie ai suoi speciali poteri di controllo analogo, perseguendo gli ulteriori obiettivi di interesse collettivo come l’universalità e socialità, l’ottimale impiego delle risorse pubbliche, il rispetto dei principi di efficienza, di economicità e di qualità del servizio.

Dall’altro assicura il vantaggio operativo di avvalersi delle professionalità già presenti all’interno della Società che possono coprire sin da subito una parte delle esigenze nascenti dal nuovo servizio. Tale modulo operativo garantisce inoltre flessibilità nell’utilizzo complessivo delle risorse umane e strumentali nella disponibilità della Società assicurando maggiore efficienza derivante dalle economie di scala attuabili per il fatto che la Società è già operante nel porto peschereccio del Comune di Porto San Giorgio quale soggetto affidatario dei servizi portuali”.