Il punto

Illuminazione pubblica è punto e a capo, il sindaco: ora gestione in house. Con quali soldi e direzione?

Dopo 6 anni in giro per i Tribunali e una crisi energetica storica, il project financing da 8 milioni di euro per efficentare l’illuminazione pubblica della città è tornato nella sede di via Veneto.  Diciamo pure invecchiato  dall’evoluzione tecnologica e quindi da rifare quasi completamente. È tornato negli stessi uffici dove non c’è giorno che non arriva la segnalazione di zone al buio perché il sistema che oggi illumina la città ha oltre 40 anni: qui il led non è arrivato.

Il Tar delle Marche ha messo la parola fine al braccio di ferro tra Comune (e stazione appaltante della Provincia) e le imprese Ottima e Menowatt che avevano risposto al bando di gara ma con vari vizi di forma.

E ora? Il sindaco Vesprini è sibillino ma chiaro: ” ora possiamo finalmente concentrarci sul futuro, con progetti mirati ad efficientare la rete e adottare soluzioni sostenibili come il fotovoltaico. La nostra scelta coraggiosa e responsabile è stata confermata,  guardiamo avanti con fiducia”.
Dal luglio scorso, quando è stato annullato il bando, si parla di una gestione in house attraverso la San Giorgio Distribuzione e Servizi ma i punti di domanda oggi sono tanti.
A chi sarà affidata la nuova progettazione? Chi dovrá tradurre il piano industriale visto che l’attuale direttore Piero Mognaschi è a casa da mesi e virtualmente fuori dall’orbita Vesprini? E soprattutto con quale finanze visto che parliamo di un intervento da 8/10 milioni di euro? La Sgds, ha già acceso un mutuo per le isole ecologiche dove andrà a prendere le risorse?
Interrogativi che vanno subito fugati perchè la transizione energetica non può più attendere.