Attualità

Il Pd contro Vesprini su Vannacci: ridicolo pensare che sceglie la nostra città perche attrattiva

“Stiamo sempre più cadendo nel ridicolo”. Inizia così una nota del.Partito Democratico a proposito della cena stasera in città con l’europarlamentare della Lega Roberto Vannacci e in particolare una dichiarazione del primo cittadino Valerio Vesprini che ha definito la cittá attrattiva per il chiacchierato ex generale.

“Partendo dal presupposto che il nostro obiettivo non è la censura – scrive op.segretario Dem Michele Amurri -, perché poi su questo si fa leva per giustificare lo sdoganamento di qualsiasi idea o concetto, l’uguaglianza, la disabilità, il libero movimento, ecc., non possiamo però che sottolineare alcune grandi contraddizioni e strafalcioni del Sindaco.

Assodato che Vannacci è ormai ospite fisso della nostra città, il Sindaco dichiara nella sua intervista che il personaggio è addirittura considerato un veicolo di attrazione di presenze nella nostra città (“Se è tornato una seconda volta, si vede che la nostra è una città attrattiva”).

La questione non è tanto e solo la presenza in città per la seconda volta di Vannacci (tra l’altro nell’anniversario della strage di piazza Fontana), quanto piuttosto il fatto che la più alta carica cittadina in ogni suo intervento e azione non sceglie mai da che parte stare, non si scompone, accoglie tutto e il suo contrario, getta fumo negli occhi, proclamando, contro ogni prova reale dei fatti, la natura civica della sua Amministrazione, contraddicendosi ad esempio nell’intervista rispetto al vicesindaco “quale tesserato storico della Lega”.

Molti partiti di estrema destra – come Forza Nuova, un partito dichiaratamente neofascista – avrebbero voluto candidare Vannacci dopo l’exploit saggistico del generale, nel tentativo di trasformare i suoi lettori in elettori. Alla fine se lo è accaparrato la Lega, la parte più estrema, quella ormai chiaramente accolta e sdoganata dall’Amministrazione “civica” Vesprini.

E’ rimasto solo il Sindaco ad essere civico, perché i suoi (ricordiamo la lista Si può) sono passati armi e bagagli in un partito politico e la narrazione della sua amministrazione civica non ha alcuna efficacia né rispecchia minimamente la realtà dei fatti. Oramai non è più “fuori i partiti”, è lui quello che è rimasto fuori dal palazzo!”.