Niente accordo con il Marina srl sui beni amobibili del porto: ne acquisto e ne affitto perché “manca di qualsiasi indicazione di natura tecnica sul numero e sulla tipologia dei beni offerti in alienazione”. È quanto si legge nella delibera di giunta di giovedì scorso dove viene anche tracciata la strada in vista del passaggio di consegne previsto per fine mese. Il Comune per far fronte agli interventi utili e necessari alla funzionalità dell’approdo che fino al nuovo bando sarà affidato alla Sangiorgio Distribuzione e Servizi, mette sul tavolo 300 mila euro. “Gli interventi – si legge nel documento – saranno progettati in dettaglio ed effettuati solo a seguito della verifica dello stato di consistenza della struttura, al momento della ripresa del possesso, e che essi potranno essere finanziati con le risorse reperite attraverso l’applicazione dell’avanzo e l’utilizzo delle entrate derivanti dalle alienazioni”.
Nella delibera di giunta si spiega che “il servizio LL.PP. ha predisposto il Documento di Indirizzo alla Progettazione prot. 12412 del 06/05/2025, per un importo complessivo di euro 300.000,00 con il quale sono stati individuati gli interventi idonei a garantire la funzionalità del porto in sicurezza, quali: ripristino delle strutture dei moli/banchine che risultino degradate quali ad esempio: protezioni dei bordi molo/banchina, ripristino porzioni ammalorate e degradate. Inoltre ripristino delle attrezzature di ormeggio quali: catenarie, corpi morti, cime d’ormeggio, gavitelli, bitte, anelli, respingenti, bottazzi; ripristino dei servizi al pubblico quali illuminazione, servizi igienici/docce e quelli specifici per la sicurezza quali illuminazione d’emergenza, impianto antincendio, segnalazioni ottiche ed acustiche per la navigazione e l’ingresso al porto”.
Giovedì la convenzione per l’affido della gestione del porto alla Sgds sarà discusso in Commissione per poi essere votata dal Consiglio dopo il 20.