di Michele Amurri
Le prossime elezioni regionali saranno decisive. L’Amministrazione della destra sta fallendo clamorosamente. tutte le loro promesse si stanno rivelando un inganno. Hanno ottenuto il consenso dei marchigiani proprio per risolvere le criticità relative all’effettività del diritto alla salute e l’accesso alle cure. Invece lasceranno un disastro. Tocca al Pd costruire un progetto coraggioso e innovativo, che metta al centro la sanità pubblica, la possibilità per tutti, a partire dai più deboli, di avere accesso alle cure.
Oggi nelle Marche le liste d’attesa sono interminabili, chiamare il Cup per cercare di effettuare una prenotazione è diventata un’umiliazione. Intanto proliferano sui territori le cliniche private: chi può va lì, chi non può è condannato ad aspettare all’infinito e tocca ferro.
La Provincia di Fermo, già cenerentola della Regione, è sprofondata senza salvare nemmeno la dignità: l’ospedale già carente per personale e strumentazione efficiente, è diventato per tanti professionisti un luogo di passaggio, rampa di lancio verso altri nosocomi ovvero peggio, verso il privato.
Intanto l’Ospedale nuovo sta sempre lì, a Campiglione, in attesa di un altro rinvio per l’apertura ed isolato da un sistema infrastrutturale di viabilità carente di cui tutti continuano ancora solo a parlare.
Il 2025 sarà l’anno delle elezioni regionali, forse l’ultimo treno soprattutto per il fermano a cui non serve la compulsiva visibilità fine a se stessa degli amministratori ma un impegno concreto per un territorio scivolato in fondo a tutte le classifiche, dove la crisi è sanitaria, sociale, infrastrutturale, manifatturiera, commerciale e la politica turistica, nonostante i proclami, paga la carenza di programmazione e progettazione condivisa.
Serve costruire con la società marchigiana un’alternativa al governo fallimentare della destra.
Serve una proposta forte di rinnovamento e di cambiamento.
Il Circolo del Partito Democratico condivide ed apprezza il percorso proposto dalla Direzione provinciale verso le elezioni, che parte dal coinvolgimento dei territori e dei circoli sulle tematiche più importanti fino all’individuazione delle migliori candidature per radicamento, consenso e competenze.
Condividiamo la decisione assunta all’unanimità, su proposta del consigliere Cesetti, sulla inderogabilità del divieto per il terzo mandato, di cui la Segreteria provinciale si farà portavoce in ambito regionale. Per il Circolo di Porto San Giorgio questo punto è da intendersi di valore assoluto e inderogabile, indipendentemente dalla condivisione delle altre Federazioni marchigiane, perché imprescindibile per il rinnovamento di una classe dirigente capace di ascoltare e farsi carico delle istanze delle comunità locali.
Segretario cittadino del Partito Democratico