Tra Piero Mognaschi e Emilio Cuomo non c’è vincitore nel concorso per direttore generale della San Giorgio Distribuzione e Servizi. La partecipata però dovrà risarcire Cuomo “nella misura del 75% dell’importo del trattamento retributivo che avrebbe ricevuto nel periodo di durata dell’incarico (3 anni) da direttore generale, oltre ad interessi e rivalutazione monetaria“. Così si è pronunciata la Corte di Appello di Ancona sezione lavoro e Previdenza che, dopo l’udienza dello scorso 17 ottobre, oggi ha depositato il dispositivo. Una vera a propria mazzata per la San Giorgio Distribuzione e Servizi che sarò costretta a sborsare quasi 200 mila euro, salvo appello in cassazione. Il tutto alla vigilia del Consiglio Comunale che dovrà discutere e approvare il bilancio consuntivo 2023 che presenta una perdita di 28 mila 62 euro che, secondo la relazione dell’ Amministratore Unico della società Giovanni Lanciotti, è figlio “dei costi legati all’emergenza incendio del febbraio 2023 che ha avuto un forte impatto organizzativo-gestionale, si considera in linea con le previsioni, visti anche gli aumenti legati all’inflazione non assorbiti da aumenti dei ricavi”.
La Corte anconetana ha ritenuto fondata la sentenza di primo grado del Giudice del Lavoro di Fermo dove sotto accusa è finita la graduatoria formulata dalla commissione del concorso che ha attribuito a Piero Maognaschi un punteggio per mansioni svolte a Voghera dove poi è stato licenziato, quanto invece la qualifica non c’era. I giudici anconetani sostenendo questa tesi hanno ritenuto che Emilio Cuomo era di fatto il vincitore del concorso con un punteggio di 81, contro il 76 di Mognaschi e per questo va risarcito ma non integrato accogliendo di fatto il ricorso della San Giorgio Distribuzione e Servizi che, attraverso un verbale del cda dei mesi scorsi, ha sancito che la figura del Direttore Generale non fa più parte dei piani della partecipata.
Nessun vincitore ma uno schiaffo alla società che ora sarà chiamata a sborsare quasi 200 mila euro. All’orizzonte un possibile ricorso in Cassazione.