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Diportisti in fuga: c’è troppa incertezza per la stagione, in 76 hanno lasciato l’approdo

Pontili semi vuoti, diportisti che liberano i garage, i volti preoccupati degli operatori della cantieristica e della ristorazione. A tre giorni dall’uscita del Marina srl da concessionario dell’approdo sangiorgese c’è tensione al punto che nell’incertezza alcuni proprietari di imbarcazioni hanno scelto di andare altrove non avendo più un contratto. Stamane 3 grandi yatch di umbri hanno salpato alla volta di Pescara e Giulianova. Negli ultimi 3 mesi in 76 hanno scelto porti turistici vicini perchè le vertenze giudiziare hanno generato incertezza.

Oggi su 854 posti barca disponibili ne risultano occupati poco più di 200. “Una fuga cominciata anni fa per una questione di prezzi – dice oggi chi vive il porto -. È il più sicuro del centro Adriatico  ma anche il più scarso in termini di servizi, non si è investito”.

Ieri sera è partita dalla societá una comunicazione ai diportisti dove si avvisa dell’inizio delle operazioni di smontaggio dei beni amovibili.  Operazioni che richiedeno tempo, tanto che il liquidatore del Marina srl Stefano Ciattaglia ha ufficialmente chiesto al Comune una proroga di 10 giorni. La risposta arriverà nelle prossime ore.

Il sistema antincendio

Saranno portate via tutte le attrezzature per gli ormeggi, le colonnine per i servizi, i sistemi di sicurezza e antincendio. E poi i manufatti a terra che ospitano cantieristica, uffici e ristorante. A ore arriveranno i ponteggi: rimarranno i pontili, le strade, i bagni in muratura e poco più. Persino betonelle e piante del parcheggio troveranno dimora in altro Comune.

La Sgds come farà ad assicurare la sicurezza?  Senza attivere il piano delle emergenze c’è il rischio chiusura? La partecipata ha la forza economica per acquistare tutto quello che serve per garantire la funzionalità? E poi: quali sono le figure professionali per la gestione? L’amministratore unico della Sgds Giovanni Lanciotti che competenze ha in materia di navigazione e approdi?  Con 200 attracchi il piano economico finanziario alla base dell’affido della gestione temporanea dove troverà consistenza?

Domande che incalzano dentro e fuori l’approdo. Dalle 00.01 di lunedì 26 maggio, se non sarà data la proroga, i 10 dipendenti, tra cui i 6 orneggiatori, del Marina saranno licenziati, le forniture interrotte e le sbarre di apertura liberate dai codici. Tutto sarà nelle mani della Sgds con la Capitaneria di Porto a vigilare sulla sicurezza. Se dovesse venir meno potrebbe anche scattare l’ordinanza di chiusura.