Dibattimento chiuso e giudici del Tar delle Marche che avranno 45 giorni di tempo per depositare la sentenza di merito. C’è da attendere dunque per sapere se il Marina srl sarà ancora concessionario dell’approdo sangiorgese o se la revoca notificata dal Comune sarà efficace. Di mezzo ci sono i canoni demaniali non pagati all’erario: 970.516 euro fino al 2022 più quelli fino ad oggi che hanno portato il Segretario Generale del Comune Maria Stella a firmare nel maggio 2023 l’ordinanza di revoca della concessione per morosità.
In questi mesi ricorsi e controricorsi d’urgenza con i giudici anconetani che hanno condizionato l’accoglimento del della sospensione dell’ordinanza avanzata dal privato con l’emissione di una polizza fidejussoria a garanzia del dovuto. Atto che il Marina srl ha rispettato nei termini con un documento di garanzia che i giudici stessi hanno riconosciuto come valido.
Ieri si è chiuso il dibattimento con i rispettivi legali che hanno fatto valere le proprie ragione, in particolare il Marina srl ha ribadito di voler pagare il dovuto ma in forma ridotta come da sentenze del Consiglio di Stato e codice della navigazione.
Se i giudici del Tar invece sosterranno la linea intrapresa dal Comune, ente delegato dal demanio alla riscossione, il concessionario per rimanere al comando dell’approdo avrà 30 giorni di tempo per pagare il dovuto. Se non lo farà sarà riscossa la polizza fidejussoria e applicato lo sgombero.