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“Città in mano ai casottari e agli speculatori delle seconde case, ecco i motivi del declino”

Creare un gruppo di lavoro per costruire dal basso la Porto San Giorgio del futuro, partecipare alla stesura del nuovo Prg, essere attivi nelle politiche sociali, turistiche e soprattutto abitative. Da piazza Matteotti parte la “rivoluzione sociale” del Centro Sociale Autonomo Officina Trenino che, ieri sera, ha messo in atto un dibattito pubblico su temi d’attualità della vita cittadina.

A cominciare dalla casa: affitti solo per famiglie dal reddito medio alto, mercato immobiliare con prezzi da capogiro e l’inevitabile spopolamento che riduce a 10 mila abitanti le presenze fuori dalla  stagione estiva con incidenza negativa sul commercio urbano e sulla Tari che pesa di più per il giro delle case vacanze non denunciate.

Gieffe

A moderare l’incontro Stefano Bonifazi che ha lanciato la proposta di creare “un tavolo di lavoro dal basso per far tornare il cittadino al centro della vita di Porto San Giorgio e combattere il mercato delle seconde case che porta i giovani altrove”. Diversi gli interventi degli attivisti di Csa Officina Trenino e indice puntato contro chi governa e ha governato. “Oltre mille unità abitative in 8 kmq trasformate in unità per il turismo e senza risultanze per l’industria vacanziera perchè prive di contratti. Un turismo mordi e fuggi che non crea posti di lavoro con svilimento del commercio che è l’anima economica della città “. E poi “la pratica” del cambio di destinazione delle strutture alberghiere e il futuro dell’area verde a sud del grattacielo: “qui ci giochiamo il domani di Porto San Giorgio e vogliamo esserci nelle scelte per uscire dal silenzio di maggioranza e opposizione che parlano lingue comuni”.

Focus anche sulla politica amministrativa con critiche “al nuovo lungomare che risponde alle esigenze dei casottari”, alla viabilità definita “rumorosa”, alla mobilità dolce “priva di una visione strategica”.

All’appuntamento presenti ex consiglieri ed ex amministratori di area centro sinistra che hanno passato in rassegna le politiche urbanistiche dei 40 anni addietro dove gli immobiliari hanno fatto partito per incidere su Prg e Porto col fine di  creare reddito da unità abitative per chi da fuori ha da investire in seconde case.