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Ciabattoni e la fiaccolata del ricordo: Vesprini é sindaco di tutta la città, non solo di una parte

Non si è spento l’eco della fiaccolata in occasione della Giornata del Ricordo. Consigliere Catia Ciabattoni perchè al Partito Democratico non è andata giù l’organizzazione della commemorazione e soprattutto perchè nessuno dell’opposizione presente?

In quel contesto e con quella modalità non ci riconosciamo. Anzi se proprio dobbiamo dirla tutta era fuori contesto anche l’istituzione Comune.

Perchè?
Fiaccole, tricolori, massiccia presenza di organizzazioni neofasciste sono elementi che non ci appartengono. Chi ha organizzato ha deliberatamente scelto di non coinvolgere il Consiglio Comunale nè per l’intitolazione nè per la modalità dell’organizzazione della manifestazione. Poteva essere fatta al mattino coinvolgendo le scuole o rendere il momento aperto ai cittadini in orario più consono. La proposta secondo noi è arrivata già evidentemente precostituita, definita altrove con una connotazione ben precisa.

Nella nota del Pd si parla di “modalità di rievocazione caratterizzata da comportamenti e simboli che rievocano i momenti più bui della storia del Paese”. A cosa vi riferite?

È chiaro quanto ho detto prima e lo ribadisco. La manifestazione è stata inequivocabilmente egemonizzata da un punto di vista politico dall’estrema destra. La stessa iconografia dell’iniziativa rimanda in maniera netta ad una parte politica ben definita. Ho parlato chiaramente di neofascismo, e lo rivendico.

Dito puntato contro quest’amministrazione e contro il sindaco per aver aperto e guidato il corteo. Questione ideologica dunque?

Fino a prova contraria Vesprini è anche il mio sindaco e vedere quella che è un’istituzione della Repubblica prestarsi ad una manipolazione ideologica così evidente della storia non può che provocare una sincera reazione di sdegno. Per noi la Giornata del Ricordo rappresenta un momento di necessario riconoscimento e vicinanza verso coloro che hanno subito inumane violenze. È anche la nostra giornata e la celebriamo liberi da qualsivoglia strumentalizzazione.

L’assenza di altre istituzioni civili e militari come la legge?

Di solito sono sempre presenti, probabilmente in questa circostanza c’era qualcosa di ostativo. Il momento commemorativo, secondo me, doveva seguire una diversa solennità come compete ad una istituzione.

Possibile che la politica riesca a essere divisa anche sulla Giornata del Ricordo? O è proprio questa pagina di storia ad aumentare la contrapposizione?

Le Foibe rappresentano una vicenda storica drammatica e molto complessa. Nessuno qui intende o ha mai inteso cancellare i crimini e gli errori commessi dalle forze partigiane titine attive in quel territorio, ma la narrazione che è stata fatta anche nella giornata di ieri vuole totalmente ignorare le altrettanto tristi vicende dell’occupazione fascista dell’Istria e della Dalmazia. Decontestualizzare un evento significa staccarlo dalla visione d’insieme che ne permette la corretta comprensione. Tutto invece è stato piegato ad un mero interesse ideologico e politico, strumentalizzando la sofferenza delle popolazioni istriano-dalmate.