In evidenza

Cade il vincolo storico dell’Excelsior: il Tar accoglie il ricorso della famiglia Renzi

A tre mesi dal termine ultimo per la firma della convenzione tra Comune e Cinematografica srl proprietaria dell’ ex cinena Excelsior, arriva la sentenza del Tar delle Marche che potrebbe rimettere tutto in discussione: il vincolo di immobile di particolare interesse culturale posto dalla Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici delle Marche nel luglio del 2010 è da cancellare. La pronuncia della Prima Sezione anconetana arriva a 13 anni dal ricorso proposto dalla proprietà, con il Comune che in questo lasso di tempo non si é mai costituito in giudizio.

Pizzeria Farina

La vicenda legale per l’acquisizione del bene a patrimonio pubblico cominciò sotto l’amministrazione Amici  per poi essere ripresa da  Andrea Agostini sindaco. Secondo quanto riportato in alcuni atti ritrovati  negli archivi, il Comune avrebbe concesso la licenza di cinematografo alla famiglia Renzi con un vincolo: se  per più di 20 anni non avesse fatto  proiezioni, il bene sarebbe diventato di proprieta comunale.

Nel frattempo, precisamente nel 2010, il sindaco Agostini avviò l’iter per chiedere alla Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici delle Marche il vincolo storico di immobile con particolare interesse culturale. Il sigillo arrivò a luglio del 2010 ma gli uffici anconetani non notificarono la decisione alla Cinematografica srl, così la famiglia Renzi, una volta venuta a conoscenza dell’atto nel corso della battaglia legale presso il Tribunale di Fermo per far duventare l’immobile di proprieta comunale, fece ricorso nel gennaio del 2011 al Tar delle Marche. Nè Comune e nè Dipartimento dei Beni Culturali e Paesaggistici delle Marche si  sono costituiti in giudizio in questi 13 anni e ne prodotto atti di difesa contro il ricorso dei Renzi che hanno anche attestato i mutamenti architettonici dell’immobile negli anni.

Il 4 dicembre del 2024, quindi dopo 13 anni, c’è stata l’udienza presso il Tar con pronuncia del 30 dicembre. Nella sentenza il Tribunale Amministrativo Regionale scrive: “…non risulta dagli atti di causa che la ricorrente fosse venuta a conoscenza aliunde dell’intenzione degli organismi periferici del Ministero della Cultura di imporre il vincolo sull’immobile per cui è causa. Anche se il motivo in commento ha valenza assorbente, va aggiunto che il Tribunale non potrebbe comunque esaminare nel merito le censure di ordine sostanziale e in pratica sostituirsi all’amministrazione nel valutare la sussistenza dei presupposti per la dichiarazione di interesse particolare. Infatti, proprio a causa della violazione del contraddittorio procedimentale, nella specie si è in presenza di un potere che, di fatto, non è stato ancora esercitato dalla Direzione Regionale, non avendo quest’ultima potuto tenere conto del contributo istruttorio del destinatario dell’atto finale”. Infine sentenzia che “per le suesposte ragioni il ricorso va accolto, con conseguente annullamento del provvedimento impugnato e ordine alla Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici delle Marche di procedere alla cancellazione della trascrizione del vincolo nel Sistema della Pubblicità Immobiliare”.

In questi 13 anni di attesa c’è stata anche la causa per la perdita dell’immobile a seguito di inattivitá cinematografica: sia il Tribunale di Fermo che la Corte d’Appello di Ancona hanno sconfessato la pretesa dell’ente. Il giudizio si fermò con la prima amministrazione Loira che scelse di non ricorrere al Consiglio di Stato per intraprendere una trattativa con la famiglia Renzi.

Trattativa che ha prodotto nel 2022, a poche settimane dalle elezioni, l’accordo per la riqualificazione dell’ex cinena Excelsior (sotto commerciale e sopra multisala in concessione al Comune per 40 anni, più 4 appartamenti) e piazza della Marina come contropartita del cambio di destinazione d’uso del Timone 4 di viale XX Settembre da turistico a residenziale.

Il progetto della convenzione

Convenzione che la faniglia Renzi dovrebbe sottoscrivere entro marzo prossimo ma, come ha affermato il sindaco Valerio Vesprini nonostante due email i proprietari degli immobili Paola e Matteo Renzi non si sono mai visti in Comune. Con la sentenza del Tar, però, molto probabilmente sarà tutto azzerato. L’ex cinema resterà cinematografo e rudere in bella vista ancora per anni ed anni.