Non c’é sera che non arrivano proteste per vie e a volte interi quartieri al buio. Con o senza pioggia. Un problema oramai senza tempo per Porto San Giorgio figlio di un impianto di illuminazione pubblica così vecchio che manco le continue manutenzioni riescono a tenere botta.
Così un gruppo di cittadini si è unito e ha preso carta e penna scrivendo una lettera che sta facendo il giro di famiglie e attività commerciali. Destinatario il Prefetto di Fermo perchè “zone al buio genera problemi di sicurezza”.
Cosa chiedono i sottoscrittori del documento? “Innanzitutto che il risanamento della pubblica illuminazione sia un tema prioritario nell’agenda politico amministrativa del 2025 – dicono -. Un problema che dovrebbe vedere maggioranza e opposizione lavorare all’unisono per una piano industriale poliennale da sviluppare nel più breve tempo possibile. Altre realtà sono alla digitalizzazione noi alle lampade alogene”.
“La missiva al Prefetto sottoscritta da più cittadini vuole essere una esortazione ad accelerare con i tempi. Parliamo spesso di sicurezza ma non dimentichiamoci che una città viva e illuminata fa da deterrente ai malintenzionati. Quest’estate, dopo i fatti di cronaca sul lungomare, sono corsi a potenziare la pubblica illuminazione ma non sono le soluzioni tampone a risolvere. Occorre una progettazione certa, non studi, pareri e quanto altro per una gestione in house. Con i quattro operai che abbiamo in casa non si riesce a far funzionare in maniera corretta le isole ecologiche, figuriamoci la pubblica illuminazione di una intera città. La politica si deve assumere le proprie responsabilità”.