di Stefano Cencetti
La nostra è una stagione di crisi e di cambiamento, una stagione in cui molti cittadini hanno perso la fiducia nelle istituzioni. Viviamo in un Paese dove troppi giovani se ne vanno perché non trovano le opportunità qui, dove troppi anziani si sentono soli e abbandonati, e dove troppi lavoratori vedono i loro diritti sgretolarsi sotto il peso di interessi economici globali.
E allora la domanda che dobbiamo farci è: cosa stiamo facendo per cambiare questo stato di cose? Qual è il nostro ruolo, come Base Popolare, in questo scenario?
Noi di Base Popolare abbiamo una missione chiara. Non siamo qui per difendere i vecchi poteri, per proteggere privilegi o per fare gli interessi di pochi. Siamo qui per costruire una nuova politica, una politica che parta dal basso, che dia voce a chi non ce l’ha e che restituisca dignità a chi se la è vista portare via.
Ma attenzione! Non basta denunciare, non basta criticare. È finito il tempo degli slogan vuoti. È il momento dell’azione concreta. È il momento di creare una rete di comunità forti, autosufficienti, capaci di sostenersi e di sostenere. Abbiamo bisogno di un’economia che sia al servizio delle persone e non il contrario, di politiche che aiutino i piccoli imprenditori, gli artigiani, i lavoratori autonomi.
Vogliamo riportare la politica nei territori. E come tesoriere di Base Popolare Marche, so quanto sia cruciale una gestione onesta e trasparente delle risorse. Ogni euro raccolto deve andare a sostegno delle battaglie vere, quelle che fanno la differenza nella vita quotidiana delle persone. È così che ci guadagniamo la fiducia della gente, giorno dopo giorno, azione dopo azione.
Questo congresso deve essere l’inizio di una nuova fase. Una fase in cui tutti noi, insieme, ci assumiamo la responsabilità di cambiare le cose. Perché cambiare è possibile, ma richiede coraggio e visione. Richiede che ci mettiamo in gioco, che mettiamo le mani nel fango se necessario, e che non smettiamo mai di credere in una politica diversa. Voglio concludere con una frase di Martin Luther King che racchiude la vera essenza del nostro progetto di Base Popolare che dice: “La vigliaccheria chiede: ‘È sicuro?’ L’opportunismo chiede: ‘È popolare?’ Ma la coscienza chiede: ‘È giusto?’ E viene il momento in cui bisogna prendere una posizione che non è sicura, né conveniente, né popolare, ma bisogna prenderla perché è giusta.”
Perciò, amici, ripartiamo da qui. Ripartiamo dalla forza del nostro movimento, dalla passione che ci anima, dalla determinazione che ci spinge a combattere ogni giorno. Ripartiamo da un impegno concreto e quotidiano, perché è così che costruiremo il cambiamento che tutti sogniamo.